WE HAVE A DREAM

di Giacomo e Cesare

“Qual è il vostro sogno?” chiede a un certo punto Simone Riccioni. Tutti tacciono. Come mai questo silenzio? "Perché" spiega "quello che temiamo è che tutti siano pronti a distruggercelo, che non sia possibile andare avanti senza scendere a compromessi". Tuttavia, raggiungere quella felicità che è alla base di ogni aspirazione è ancora possibile, come ha dimostrato lo stesso Simone durante la sua testimonianza di fronte a noi ragazzi di Marche e Abruzzo in occasione della Festa delle Case Salesiane in Ancona.

Dopo gli ultimi autografi e le ultime foto, ci siamo raggruppati per fasce d'età dando il via alle riflessioni  e  sviluppando ulteriormente il tema del sogno. I ragazzi del triennio, ad esempio, hanno cercato di comprendere come il loro sogno possa, anzi, debba cambiare il mondo, mentre gli universitari hanno affrontato la ben più ardua difficoltà di condividere il proprio sogno con il resto del gruppo. Dopo le riflessioni abbiamo cenato in compagnia per poi scatenarci con una serata in stile discoteca, con tanto di luci stroboscopiche e braccialetti fluo. Ultimo, ma senz'altro non meno importante momento della giornata l'Adorazione Eucaristica nella chiesa della Santa Famiglia.

La mattina di domenica, ci siamo diretti all' accogliente teatro della Casa, per assistere ad altre testimonianze sulle varie sfaccettature del carisma salesiano: uno ad uno, sono saliti sul palco don Salvatore Policino, che ci ha raccontato in maniera ironica, ma allo stesso tempo profonda, il suo percorso fino al sì della consacrazione, don Gigi Giovannoni, che, assieme ad alcuni ragazzi della sua comunità, ci ha esposto il suo impegno per il recupero dei tossicodipendenti, e Italo Canaletti, che cerca di portare i valori da salesiano cooperatore anche nell'impegno politico.

L'incontro si è concluso con una suggestiva celebrazione eucaristica e gli ultimi saluti in attesa della prossima fantastica esperienza.