"AQUISGRANA IN VAL DI CHIENTI"

"AQUISGRANA IN VAL DI CHIENTI"

di Simonetta Borgiani

Il Professore Giovanni Carnevale incontra i giovani dell’Oratorio Salesiano e racconta di Aquisgrana in Val di Chienti.

Venerdì 3 marzo, presso l’Auditorium della Casa Salesiana, il Professor Giovanni Carnevale si è incontrato con un folto pubblico di ragazzi e genitori.

Il professor Carnevale è uno dei confratelli della comunità della Casa Salesiana, tutti i frequentatori dell’oratorio lo conoscono, ma molti non sanno che, grazie alle sue appassionate ricerche, è in atto una revisione storica dell’alto Medioevo. La sua teoria della “Aquisgrana in Val di Chienti”, da lui descritta in 12 libri, condivisa oggi da molti altri studiosi, gli ha fatto meritare l’onorificenza della Cittadinanza Onoraria di Corridonia, che gli sarà ufficialmente consegnata l’11 Marzo.

Dopo il saluto del direttore Don Flaviano D’Ercoli, il Professore ha raccontato come una trentina di anni fa, alcuni dettagli storici gli sembrarono strani e gli fecero venire dei dubbi: se l'Oratorio carolingio di Germigny-des-Prés, nel cuore della Francia, fu fatto costruire dal vescovo Theodulf , consigliere di Carlo Magno e autore dei Libri Carolini, sulla base del modello della Cappella Palatina di Aquisgrana, come mai la pianta originaria non assomigliava affatto alla chiesa di Aachen, in Germania, dove ufficialmente si trovava Aquisgrana? La risposta la trovò nell’abbazia di San Claudio, che invece assomiglia molto a Germigny, e poi girando per chiese e paesi, ritrovò toponimi e architetture che ancora richiamano i nomi di luoghi carolingi, che nel Nord Europa dove stanno collocati, sono inverosimili per il clima, i percorsi, e soprattutto, non ci sono i resti archeologici.

Ha continuato poi il racconto Domenico Antognozzi, suo collaboratore negli ultimi libri pubblicati, descrivendo l’evoluzione di questi studi, che negli anni si sono allargati, andando a toccare ambiti, territori e periodi storici più ampi, grazie a traduzioni più accurate di antichi testi dove racconti ritenuti inverosimili se collocati qui nelle Marche diventano invece credibili, ridando onore ad autori finora poco considerati e soprattutto, a noi abitanti delle Marche, regione che nel cosiddetto secolo saeculum obscurum visse invece un periodo di grande prosperità.

Per approfondimenti: http://centrostudisanclaudioalchienti.blogspot.it

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