
di Veronica Morelli
Nei giorni 20-21 febbraio si è tenuto l’ultimo G.r. Ado a Vasto per quest’anno.
Rispetto alle altre volte, eravamo di meno fra tutti gli oratori coinvolti (3 ragazze di Macerata, 5 giovani di Sulmona e 5 ragazzi di Vasto), ma le attività non si sono rivelate per questo meno fruttuose. In questi giorni abbiamo trattato un tema per noi di scottante attualità, quello dell’appartenenza.
Per prima cosa abbiamo ascoltato la canzone di Jovanotti “La casa dov’è”, per poi passare a riflettere sul perché noi adolescenti trascorriamo una parte della nostra vita in oratorio. Tra le molte motivazioni interssanti che sono venute fuori l'essere accettato, le amicizie, l’aiuto, la sicurezza… Successivamente ci siano divisi in gruppi e ci siamo chiesti se ci sia mai capitato di parlare con altre persone che non frequentavano l’oratorio sul perché della nostra scelta. Nel mio gruppo abbiamo riflettuto sul perché, se gli altri non ci chiedono il motivo per cui frequentiamo i Salesiani, noi non pensiamo di parlarne per primi.
Dopo aver cenato, siamo andati in palestra e, dopo esserci suddivisi in squadre nel modo più democratico possibile, abbiamo fatto una serie di giochi, fra i quali roverino e fazzolettone. Finite le attività abbiamo avuto un momento di riflessione personale e la possibilità di confessarci. Verso le 00:30 siamo andati a dormire.
La sveglia prevista per il giorno seguente era verso le 7:30, ma, come sempre, abbiamo tardato di una decina di minuti! Abbiamo riflettuto e discusso sul significato del MGS e della spiritualità giovanile salesiana. Dopo pranzo abbiamo fatto la verifica delle giornate passate insieme durante i Gr Ado a Vasto: questa nuova e “vasta” esperienza di quest'anno ci è piaciuta molto, perché siamo cresciuti insieme, sia nella mente che nell’anima, e abbiamo fatto molte amicizie che ci rimarranno nel cuore.
A presto Vasto!