Per realizzare il suo progetto apostolico, Don Bosco non solo fondò una Congregazione religiosa (i Salesiani di Don Bosco) e un Istituto di suore (le Figlie di Maria Ausiliatrice) ma coinvolse, sin dall’inizio della sua opera, anche tanti laici, uomini e donne, che volle partecipi della sua missione e del suo spirito e stabilmente uniti in una associazione: i Salesiani Cooperatori.
Secondo il pensiero di Don Bosco il Cooperatore realizza il suo apostolato, in primo luogo negli impegni quotidiani. Lo fa animato dallo spirito salesiano e portando ovunque un’attenzione privilegiata alla gioventù bisognosa. Ambiti di impegno del Cooperatore sono principalmente la famiglia, l’ambiente di vita e di lavoro, la realtà sociale. In particolare l’attività del Cooperatore si svolge nelle diverse strutture:
- in quelle civili, culturali, socio-economiche e politiche, in particolare quando incidono fortemente sull’educazione della gioventù e sulla vita delle famiglie;
- in quelle ecclesiali, offrendo responsabilmente la collaborazione "ai vescovi e ai parroci" specialmente nelle comunità parrocchiali;
- in quelle animate dai Salesiani di Don Bosco, dalle Figlie di Maria Ausiliatrice od a altri Gruppi della Famiglia salesiana, specialmente negli Oratori, nei Centri Giovanili e nella Scuola.
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