Via Crucis: la riflessione di Antonio

Quaresima 2022
Via Crucis: la riflessione di Antonio

Nel tempo di Quaresima in Casa viviamo tutti i venerdì sera la Via Crucis curata ogni volta dei gruppi. 
Da quest'anno al termine viene proposta una testimonanza di un o una componente della nostra grande famiglia. 

La Commissione Liturgia ha scelto di riproporre le testimonianze con brevi testi per aiutarci a vivere questo tempo. 

Prima testimonianza è di Antonio Carlini, membro del gruppo ADMA. 

Quando ero ragazzo non sopportavo le via crucis, le processioni e le funzioni del triduo pasquale persino.

Al netto del fatto che sono stato un adolescente complicato, credo che la cosa che mi teneva a distanza fosse il clima di tristezza cupa che caratterizzava quei momenti. Sbagliavo ma quella sensazione era forte.

Bisogna ammettere che la via crucis, lo abbiamo appena vissuto, ci ricorda un momento di particolare sofferenza nella vita terrena di Gesù. È oggettivo, ci porta quasi fisicamente su quel sentiero di passione dove tutto è sudore, sangue e buio.

Però poi, al termine, arriva la Luce. Gesù risorge e questo noi cristiani facciamo molta fatica a ricordarcelo e a gioirne. Forse oggi capisco il senso delle fiaccole in mano nelle via crucis all'aperto : a parte la bella scenografia mi piace vederle come un promemoria della Luce che c'è alla fine di ogni via crucis.

Ma a pensarci bene, tranne quelli che parteciparono alla prima ed originale via crucis, tutti gli altri, conoscendo già l'epilogo, dovrebbero lasciarsi contagiare da subito da quella gioia Promessa e Realizzata da Gesù.

Ogni cammino individuale dovrebbe avere questo sentimento ed ogni cammino comunitario e oratoriano dovrebbe far pregustare quel finale. È un peccato spendere una esistenza nel buio quando abbiamo a portata di mano una fiaccola sempre accesa che si chiama Fede.

Certamente siamo anche chiamati ad essere realisti e certi eventi personali e globali soffiano violentemente sulle nostre fiaccole.

Però è capitato a tutti di mettere la mano a protezione della fiamma, per schermarla dal vento e,  quando non funziona, cerchiamo immediatamente qualcun altro che ci presti la sua di fiaccola per riaccendere la nostra.

Questa immagine mi piace perché offre un ulteriore significato al camminare insieme e ci stimola a pensare che la Fede è una cosa da curare.

Per cui, anche se questa via crucis dura sostanzialmente da due anni pesanti dai quali stiamo uscendo con una guerra, e avremmo anche qualche buon motivo per brancolare nel buio, sappiamo che ne abbiamo molti di più per essere sotto la Luce. Questo volevo ricordare a me stesso condividendolo con voi.