#FareCasa

La vita comune spiegata dai giovani
#FareCasa

Cos’è la vita comune? Come si può davvero, nella propria quotidianità, #FareCasa?

Queste le domande principali che io e tanti giovani abbiamo potuto affrontare nel webinar di sabato 21 novembre organizzato dalla Pastorale Giovanile di Milano.

In un tempo complesso e faticoso come quello in cui stiamo vivendo è quasi impensabile poter parlare di vita comune. Viviamo in una quotidianità in cui l’altro ci fa paura, in cui l’individualismo impera e finiamo così per dimenticarci che è proprio grazie all’altro che esistiamo, che possiamo davvero essere Vivi. Come esseri umani, infatti, sentiamo il bisogno di comunicare, di creare legami, di essere per gli altri. Quale modo più concreto del farlo condividendo la propria vita?

Questo webinar, attraverso vari interventi teologici, sociologici e testimonianze di giovani appartenenti a progetti di vita comunitaria, ci ha aiutati a riflettere dunque sulla vita comune e su cosa significhi comunità cristiana. La comunità non è altro che un gruppo di persone diverse tra loro che vivono insieme condividendo un certo ideale; ma la comunità cristiana è più di questo:

è riconoscersi come fratelli e sorelle uniti dall’amore verso uno stesso Padre.

Vivere in comunità è, dunque, spendersi per l’altro in quanto misura di noi stessi. E’ decidere di mettersi in gioco, abbattere i propri pregiudizi e crescere nella fede insieme. Significa perciò anche fatica ma, allo stesso tempo, crescita e pienezza. Fatica perché chi sceglie la vita comune tenta di capire se stesso attraverso la preghiera e attraverso lo sguardo del prossimo. Crescita perché tenta la ricerca di un senso più profondo e di comprendere in quale modo poter contribuire al sogno di Dio. Pienezza perché la vita comune è entrare in comunione con l’altro e, così, con la Trinità stessa che è Comunione. Per fare in modo che questa ottica funzioni davvero però la scelta di vita comunitaria non può chiudersi in sé stessa; si deve trasformare in uno stile di vita abituale e quotidiano e deve farsi porta verso il mondo e per il mondo, accogliendo chiunque sia attirato dalla sua luce. Solo così essa potrà permettere a chiunque, dovunque si trovi, di #FareCasa.

Sempre alla luce del tempo in cui siamo immersi è stato personalmente molto bello poter parlare di questo tema e capire che c’è ancora un po’ di speranza nascosta intorno a noi, basta solo saperla cercare. Quella porta verso il mondo è lì che ci aspetta, ora sta a noi trovarla e aprirla.

(di Gaia Greco)